Tra i tanti materiali impiegati, il legno è considerato l’antisismico per eccellenza ed è utilizzato per soluzioni abitative permanenti o di emergenza.
L’Italia, così come il Giappone e alcune zone degli Stati Uniti d’America, è un territorio fortemente predisposto al verificarsi dei terremoti. È pertanto fondamentale che gli immobili pubblici e privati siano realizzati secondo precise norme di fabbricazione.
Il legno antisismico e le sue proprietà
Il legno rappresenta uno dei materiali più antichi di costruzione, insieme ad argilla e paglia. Storicamente più costoso e laborioso di questi ultimi, il legno possiede numerose qualità che lo rendono preferibile agli altri materiali. In particolare, se si considera il fattore di resistenza ai terremoti e ad altri fenomeni naturali.
Vediamo insieme quali sono le sue proprietà.
Leggerezza
A differenza del calcestruzzo (cemento normale o armato, ovvero dotato di innesti in acciaio), il legno è un materiale leggero e, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, questo costituisce un enorme vantaggio. Le scosse di terremoto, infatti, hanno un’azione molto più dannosa sui materiali pesanti che tendono a crollare più facilmente a causa del loro stesso peso.
Flessibilità
Il legno è un materiale molto elastico. Ciò significa che durante le oscillazioni sismiche le strutture in legno, come tetti e pareti, tendono a deformarsi senza rompersi.
Dissipazione
Questa è una delle proprietà che fa del legno un materiale antisismico per antonomasia, soprattutto in relazione al suo impiego in edilizia. A seconda delle modalità in cui pannelli, travi o solai sono uniti tra loro (tramite ad esempio giunti o connettori metallici come i bulloni), il legno che li compone tenderà a dissipare l’energia sismica.
La trasmissione dell’energia sismica a tutta la struttura fa sì che si generi un certo grado di attrito tra un componente e l’altro della costruzione. I connettori metallici che tengono insieme i vari elementi, se ben progettati e realizzati, subiscono una o più deformazioni plastiche. Sono queste che consentono all’edificio di rimanere in piedi disperdendo la carica del terremoto. Si tratta quindi di una proprietà meccanica che incide sul grado di elasticità del legno. Esso, ancora una volta, sarà più portato a modificare la propria conformazione invece che a spezzarsi e collassare.
Quest’ultima qualità fa capire bene quanto non solo il materiale, ma anche e soprattutto il modo in cui è assemblato, sia importante per la costruzione di un immobile realmente antisismico.
Il parquet negli edifici antisismici
Il legno e le sue proprietà sono validi per quanto riguarda l’aspetto strutturale dell’edificio in conformità alle più recenti normative nazionali ed europee in materia di calcolo strutturale e antisismico. Entrambi influiscono sulle capacità di tutta la costruzione di assorbire e resistere all’energia provocata dall’evento.
Nel caso di un’abitazione progettata e realizzata secondo particolari criteri, l’uso del parquet è consentito e consigliato, proprio in virtù della sua leggerezza, flessibilità e capacità di assorbire le vibrazioni. In altre parole, se il parquet non basta a fare una casa antisismica, il suo utilizzo all’interno di un edificio costruito per essere antisismico rimane coerente con queste modalità di progettazione. Lo conferma anche il fatto che negli ultimi anni si è assistito ad un aumento della domanda di messa in opera professionale di parquet in abitazioni ed immobili antisismici.
Dentro una semplice tavoletta, listone, doga o piccola lamella per parquet, infatti, c’è un mondo articolato che rispetta non solo la natura, l’ambiente e l’uomo, ma che ci parla anche di stabilità e di protezione dai terremoti.